Reputazione, cos’è?
Secondo l’idea comune la reputazione è una cosa che va conquistata e difesa. Può essere considerato ciò che ci definisce nel bene e nel male. S ene abbiamo una buona andiamo in giro fieri e tronfi sbandierandola ai quattro venti, al contrario invece ce ne vergogniamo se è cattiva. Ma in rete è davvero così?

Sappiamo tutti cos’è la reputazione, ma sappiamo davvero come gestirla online?
La reputazione è una percezione, non ha nulla a che vedere con la realtà o con l’oggettività, non possiamo controllarla. Ma è l’immagine che si crea nella mente delle persone, rispetto ad una determinata situazione.
Viviamo sempre connessi, sempre presenti, diciamo sempre come la pensiamo e commentiamo tutto come se dovessimo farlo per forza, ogni notizia deve essere passata sotto al nostro giudizio. Ma sappiamo davvero cosa facciamo?
Sappiamo come prenderci cura di noi e della nostra reputazione?
Ci scontriamo tutti i giorni con casi in cui persone che professionalmente valgono poco avere invece un’ottima reputazione e così una grande impatto sulla comunità ed un’enorme visibilità. Lo stesso vale per professionisti esperti che purtroppo non godono di una buona reputazione. Questo però non vuol dire che siano cattive persone, ma semplicemente non sono riusciti a costruirsi una buona reputazione.
La reputazione non nasce da ciò che facciamo ma dall’idea che le persone si creano di noi.
Dobbiamo stare attenti a ciò che compare di noi in rete, a ciò che diciamo e ciò che esibiamo o mostriamo perché ogni nostro segno di presenza ci espone ad una interpretazione e fa parlare di noi. Ogni post, ogni commento ogni nostro like parla di noi. La nostra reputazione è fatta dai discorsi che fanno su di noi, da ciò che la gente dice di noi.
La tua reputazione è quello che gli altri dicono di te quando non sei nella stanza.
Jeff Bezos
Basti pensare che in Italia sono ben 50 milioni le persone online e ben 35 milioni quelle presenti sui social. (fonte We Are Social, Report digital 2020 global). Inoltre dobbiamo pensare alle nostre abitudini.
Quando siamo online cosa facciamo?
Leggiamo recensioni, leggiamo informazioni, leggiamo opinioni su cose, persone e eventi. Non solo… oramai non ci facciamo più un’idea leggendo notizie da fonti affidabili, ma spesso e volentieri ci fermiamo a ciò che ha condiviso il nostro amico, così, sulla fiducia.
Spesso riteniamo più valida una recensione di un perfetto sconosciuto che quello che potrebbe dirci un nostro amico a voce…
Ovviamente la percezione non è univoca. Ogni persona avrà la sua.
Ora, pensaci bene, con quante persone entri in contatto? Quanti follower hai? Quanta visibilità hai?
Bene fatti questi due conti avrai una vaga idea di quante percezioni su di te si vengono a creare ogni istante.
Una percezione per ogni stakeholder (ogni persona interessata a te), che può essere il tuo datore di lavoro, il tuo fornitore, il tuo collega, un tuo cliente…. Insomma ogni persona che ha a che fare con te ha un’idea su di te. Questo ha una tale importanza che ogni in ogni azienda esiste un valore attribuito al suo fatturato che dipende dalla reputazione che ha.
Torniamo a parlare delle abitudini, come ho fatto prima. Non so tu, ma io quando incontro un cliente, un possibile collaboratore o un fornitore… lo cerco online, sbircio nei suoi profili social, guardo se escono notizie su di lui su google e mi informo. Non faccio la stalker, semplicemente mi faccio un’idea, cerco di capire con chi ho o avrò a che fare. Del resto non facciamo lo stesso con i prodotti, prima di un acquisto? Non credi che facciano lo stesso i recruiter? Quindi quello che appare di noi nei primi risultati di ricerca è fondamentale. Dobbiamo essere certi che ne esca il meglio.
Ci vogliono vent’anni per una reputazione e cinque minuti per rovinarla. Se pensi a questo, farai le cose in modo diverso.
Warren Buffet
Anche perché lavoriamo tante ore per costruire il nostro brand online e a volte basta davvero un tweet sbagliato, una presa di posizione discutibile, e la nostra reputazione viene distrutta e ricostruirla può diventare complesso.
Quando creiamo i nostri profili social, creiamo la nostra presenza online con il sito, la pagina Linkedin, o il nostro profilo su portali per il lavoro, o l’iscrizioni a diverse community, dobbiamo ricordarci che lo facciamo per costruire la nostra presenza online, per fare in modo che ci trovino e che ci scelgano come partner per un lavoro o come dipendenti.
Allora dobbiamo oggi essere consapevoli che noi lavoriamo sul nostro personal branding, e gli altri parlando di noi costruiscono la nostra reputazione.
Quindi come fare? Ecco qualche consiglio per comportarsi online senza distruggere la propria reputazione e tenendo sempre un occhio aperto!
- Devi essere consapevole che tutti i commenti che scrivi online sui social sono disponibili a tutti, sopratutto a tutti i tuoi contatti. Tutti lo possono leggere.
- Ciò che pubblichi online è eterno! Cancellare le informazioni da internet è difficile, a volte costoso e non sempre possibile.
- Online sei presente ovunque, riconoscibile dappertutto, se scrivi su un social puoi essere rintracciato su ogni altro social tramite i tuoi dati personali. Sappi che quando parli online ci metti la faccia.
- Utilizza tool di sentiment e analisi, ne ho citati alcuni qui, per sapere quando si parla di te.
- Controlla quello che esce su di te su google e sui social.
- Come per vivere nella vita vera serve una sorta di galateo, lo stesso vale online creati una netiquette personale, in modo da essere presente senza fare danni.
- Impara a valutare ciò che leggi prima di esporti condividendo qualcosa.
- Questo vale anche per quando scegli di stringere amicizie virtuali. Leggi e valuta, non fermarti all’apparenza.
- Quando conosci qualcuno o scegli di accettare una collaborazione un’accordo o compri un servizio cerca di sapere prima chi è questa persona. Come dicevamo prima a volte la buona repiutazione non corrisponde a persone professionali o a veri professionisti!
- Ricordati che non guasta mai un pizzico di paranoia, non fidarti sempre di tutti e sopratutto non dare mai i tuoi dati personali se non sei certo che la persona/azienda a cui li dai sia affidabile.
Bene ora puoi tornare a vivere online con la giusta ansia e consapevolezza. Corri a fare una ricerca su te stesso e a cercare su Social Mention a vedere cosa compare e a nascondere i tuoi passi falsi sotto il tappeto.
Io ora vado a controllare i miei, perché online si predica molto bene ma come si razzola?