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In questo post non ti parlo di strategia per il tuo business o di lavoro, ma ti parlo un po’ di me e delle mie attività e delle considerazioni che ho fatto in questi giorni.

Tu cosa fai?
Ti prendi del tempo per te prima di rientrare a lavoro? 
O torni l’ultima sera di ferie e la mattina dopo vai dritto in ufficio? 

Io quest’anno, volente o nolente, sono tornata qualche giorno prima di ricominciare tutto. 
Ovviamente avendo i bambini in casa non ho potuto rimettermi subito al lavoro, quindi ho iniziato a fare tutte quelle cose che mi aiuteranno a ripartire con più lucidità e con più leggerezza la settimana prossima. 

Ho svuotato le valigie. Anche se ad essere sincera ci ho messo due giorni. 
Ho iniziato a pulire e riordinare casa. Anche se ci sono giochi che sbucano da ogni dove! 
Ho iniziato a pianificare le cose da fare per il prossimo autunno. 
Mi sono scritta quello che vorrei affrontare con To do list, quelle tematiche importanti che non sono riuscita ad includere nella prima stagione. 
Mi sono segnata spunti per le prossime rubriche e idee da approfondire.
Ho deciso come affrontare il piano editoriale personale per i prossimi mesi. 
Ho ricominciato la mindfulness. Ho scoperto che la pratica mente e corpo che avevo tanto disdegnato all’inizio ora è quella giusta per me! 

scritta la neon su un muro: yes, no, maybe so.

Apro una parentesi su questo, e qui ti racconto anche qualcosa di più su di me e ti faccio due considerazioni.

L’anno scorso stavo affrontando un periodo particolarmente frustrante su tanti fronti e non riuscivo ad uscire da questa spirale. Quindi, sotto suggerimento di mia sorella che è psicologa, ho deciso di prendere il coraggio a due mani ed affrontare tutto e per farlo mi sono iscritta ad un corso di mindfulness. 

Nonostante quello che sembra è davvero difficile praticare la meditazione con la giusta consapevolezza e soprattutto con la giusta periodicità. 

Io, poi sono una persona poco costante. Ma nonostante questo per i primi mesi ero stata brava e costante. L’inverno scorso però avevo abbandonato perché non ero risuscita ad inserire la meditazione nella mia routine giornaliera. Quindi praticavo solo al bisogno.
Non parliamo della quarantena! Potenzialmente sarebbe stato il momento migliore per ricominciare e invece nulla…

Questa estate ho deciso di riprovarci, una serie di eventi mi ha suggerito che era il momento giusto. Mentre ripassavo le diverse lezioni e ho scoperto che la pratica corpo e mente era la migliore per me. Mi aiutava a distendermi e rilassarmi appieno. 

Questa parentesi sulla mindfulness in realtà è per toccare un altro punto. 

Proprio la meditazione mi ha fatto vedere che esistono molte analogie tra la vita personale e quella lavorativa. Per molte cose, sia legate al lavoro che alla sfera personale bisogna essere pronti. Non solo a livello di preparazione o di conoscenze, ma anche pronti mentalmente, bisogna essere ricettivi, bisogna essere aperti a ciò che ci circonda. 

Non bisogna escludere strumenti o strategie a priori. A volte bisogna lasciarli sedimentare e riguardarli quando si è più disponibili. 

Nel lavoro, come nella vita, ci sono moltissimi fattori emotivi e umani che influiscono sulla scelta di una strategia rispetto ad un’altra. 

Ad esempio nel mio lavoro come SMM spesso mi confronto con persone che non capiscono a fondo l’importanza delle relazioni che si costruiscono online, in primis quella con la community. Spesso non vedono i social come canali per costruire un business. La loro forma mentis, la loro paura di “perdere tempo e soldi”, la loro lontananza generazionale dal mondo digitale li frena. Poi magari passa il tempo, molti amici e parenti li invitano a provare e tac, arriva il momento in cui sono pronti e ricettivi e magari quello che prima sembrava una scelta sbagliata e inutile si rivela una strategia adatta per noi. 

Ovviamente questo discorso non vale su tutti i fronti del business. 

Proprio questo cambiamento è la chiave. 

Arriva un momento in noi dove siamo propensi al cambiamento, e cambiare non fa mai male. Fa parte della crescita e dell’evoluzione, cambiamo, scegliamo nuove strade, ma alla base ci siamo sempre noi. 

Le nostre radici rimangono e raccontano la nostra storia.

Per ora affronto questo nuovo inizio con un ottimismo che non mi appartiene. Sarà la meditazione?

Quindi tutta questa chiacchiera sul genere stream of consciousness per dire che tra una meditazione e una pulizia di casa sto anche pensando al rientro!

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