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In attesa del 2021, che trend dobbiamo aspettarci?
Grazie al cielo questo 2020 orribile è alle porte e speriamo che una volta oltrepassato il confine con il 2021 le porte si chiudano bene alle nostre spalle!
Detto questo è giusto iniziare a concentrarci anche su quello che sarà del prossimo anno.
Quali saranno i trend da seguire, cosa dovrei aspettarci e sopratutto come dovremo comportarci peer rimanere attivi nel modo giusto e non sprecare risorse inutilmente?

Mi sembra ancora per che scrivevo dei trend di quest’anno di come sarebbero andate le cose. Avevo anche pubblicato uno dei miei primi podcast proprio su questo… e invece guarda te che cosa è successo! Se il 2020 ci ha insegnato qualcosa questo è sicuramente l’arte di arrangiarsi: quante sono le persone ( si dico persone perché le aziende, i negozi e le attività sono proprio fatte da persone) che si sono ritrovate a dover improvvisare, più o meno bene, una nuova comunicazione, magari proprio dal suo divano di casa? Ecco i trend che propongo oggi prendono spunto anche da quello che abbiamo passato.
Qui una carrellata di trend 2021 per i social che potrebbe essere interessante portare avanti il prossimo anno.
- Il Consumatore ha sempre ragione. Il 2021 sarà l’anno del consumatore! Lui deve essere il centrerei nostri pensieri e al centro della comunicazione aziendale. Tutto deve muoversi per rispondere alle sue esigenze. Sopratutto le generazioni z e alpha. Queste generazioni sono socialmente consapevoli, sono informate, sono presenti (sopratutto online) e fanno sentire la loro voce.
- Conversazioni. Già dal 2018 si valutal’importanza sempre crescente delle conversazioni. Il marketing è fatto proprio di questo. I clienti cercano questo, non cercano solo l’acquisto io ile semplice prodotto, am voglio attivare delle conversazioni con i brand, vogliono un confronto. Porta la voce unana del brand anche sui social media. Se non con persone con l’AI. Oggi esitino chatbot o intelligenze artificiali talmente sofisticate che non ti accorgi nemmeno che siano finte.
- EDUCATION. In questi mesi i brand si son dovuti adattare alle nuove narrazioni imporste dalla pandemia. In rete in molti hanno iniziato a produrre contenuti informativi, educativi e che dessero le linee guida sul comportamento. Non solo i contenuti più apprezzati sono quelli che mostrano interesse per le persone per la loro salute e il loro benessere. Questo è quello che vedremo ancora il prossimo anno. Oggi le persone hanno bisogno di sapere tutto, anche in campo medico, e le aziende, enti o esperti del settore devono fornire queste informazioni in modo semplice e fruibile.
- Lotta alla disinformazione. Come dicevamo prima le persone cercano informazione e sicurezza anche e sopratutto online. La disinformazione sta raggiungendo ormai livelli molto ampi. Il giornalismo oggi non riesce a tenere il passo con la velocità imposta dalla comunicazione. Quindi bisogna offrire a chi ci segue anche una buona informazione.
- Podcast, email marketing e voce, questi saranno strumenti su cui tronare a puntare nel 2021. Sono quelli più diretti. Quelli che si perdono meno nel marasma della comunicazione e quelli più “facili” da costruire. Tra l’altro tutti sistemi di comunicazione che valgono sia per la comunicazione interna che esterna all’azienda.
- Il gaming è un trend in forte crescita, e forse questi mesi di chiusura forzata hanno anche velocizzato e ampliato un determinato pubblicao di riferimento. Le aziende dovranno imparare a comunicare anche a loro, pensando a creare esperienze sempre più simili al mondo del gaming. Le nuove generazioni usano i social e i videogiochi allo stesso modo, quindi bisogna creare esperienze più globali.
- I social non ci abbandoneranno. Questi canali moderni hanno dei cicli di vita ma grazie a come sono programmati e organizzati riescono ad evolversi e a cambiare a seconda delle nostre necessità. Bisogna aspettare per vedere la trasformazione. Tra shopping sempre più veloce e necessità di live e realtà aumentata chi non riuscita ad adattarsi scomparirà.
- REMIX: io sono sempre stata favorevole all’utilizzo di UGC o addirittura del riutilizzo dello stesso contenuto o di parte di esso su diversi canali, sempre che venisse rielaborato e adattato per essi. Ecco il 2021 porterà questa tecnica al suo apice. Così spopoleranno i contenuti remixati per essere ridati a nuova vita! Non solo… il trucco e l’arte del remixxaggio consiste anche nel riutilizzare format o temi o template unendola a contenuti e approcci nuovi. Insomma il 2021 ci vedrà ridare vita ai contenuti! Perchè non pensare di donare ai creatori o alla propria community dei template da riutilizzare?
- Operazione nostalgia, una volta si diceva così quando un’azienda tirava fuori spot o oggetti legati agli anni passati. Diciamo che per noi gigli degli anni 80 l’operazione nostalgia è una costante. Viviamo radicati tra gli anni 80 e 90, facciamo vedere ai nostri figli i cartoni animati di quando eravamo bambini (interrogandoci anche su quanto fossero educativi) e li facciamo giocare con i mangia cassette e la collezione di tartallegre. Bene proprio come avviene dopo una crisi profonda, come quella che stiamo ancora vivendo, c’è la necessità di ricordare come si stava quando si stava bene, e questo automaticamente ti farà stare meglio. Il brand allora dovrà proporre contenuti legati ai momenti “di gloria” collettivi così in cambio avrà la riconoscenza e la fiducia del consumatore
- MEME. finelmente i meme stanno arrivando al loro anno di gloria. L’attività dei brand per il 2021 non sarà quella di creare MEME ma di stare attento a non diventare oggetto di meme.
Questi trend 2021 sono stati individuati da Talkwalker e Hubspot che offrono servizi di monitoring e propongono spesso analisi di mercato e previsioni utili per i professionisti. Rimaniamo in attesa del lavoro di Hootsuite che presto presenterà i trend provenienti dalle sue analisi.
Intanto Wearesocial ha presentato il Think Forward “The social reset” dedicato ai trend per i social per il 2021. Già dal titolo capiamo che ciò che muove le persone sui social sarà un nuovo approccio al mezzo ridefinendone funzione e scopo e allo stesso tempo delineando anche nuovi stili comunicativi. Insomma leggendo il documento si percepisce come la linea che abbiamo che intravisto nella lista precedente torni anche in questi approcci al mezzo social.