E’ uscito un nuovo articolo su Instagram dove l’Head of Instagram, Adam Mosseri, ha fatto alcune dichiarazione sul funzionamento dell’algoritmo.

Ormai siamo tutti schiavi di Instagram sia che lo usiamo per lavoro o per piacere. Io ultimamente lo uso più per piacere che per lavoro perché purtroppo il tempo è poco e quindi i risultati sarebbero pochi. Come in tutte le cose nel momento in cui diventano parte della nostra strategia richiedono tempo e denaro. Attualmente non avendo il primo non ha senso investire il secondo, non trovi?
Dunque dicevamo, Adam Mosseri ha fatto dichiarazioni scottanti che hanno rivelato ai molti curiosi alcuni segreti su come funziona questo strumenti e ha finalmente risposto alla famosa domanda come funziona l’algoritmo di Instagram?”.
I più attenti e aggiornati sanno già da tempo che esiste questo fantomatico algoritmo, e che anzi ne esistono diversi e che ragionano per offrirti un’esperienza sempre più personalizzata. Infatti se ci riflettiamo tutti i canali social che utilizziamo ragionano così, voglio cucirci l’esperienza addosso, e come possono farlo se non utilizzando i nostri dati e le nostre azioni?
Quindi l’algoritmo raccoglie le nostre tracce che lasciamo in giro, come briciole di pane, le mixa assieme e decide di farci vedere i contenuti più appropriati e interessanti per noi. Quali sono queste tracce?
Tutto. Con chi interagiamo, quante volte commentiamo, chi commentiamo, quanti e quali azioni produciamo sui contenuti e su quali contenuti siamo più attivi…
Ad esempio Mosseri ci dice che per quello che riguarda i contenuti nelle storie e nel feed l’algoritmo tiene conto di:
Information about the post. These are signals both about how popular a post is – think how many people have liked it – and more mundane information about the content itself, like when it was posted, how long it is if it’s a video, and what location, if any, was attached to it.
Information about the person who posted. This helps us get a sense for how interesting the person might be to you, and includes signals like how many times people have interacted with that person in the past few weeks.
Your activity. This helps us understand what you might be interested in and includes signals such as how many posts you’ve liked.
Your history of interacting with someone. This gives us a sense of how interested you are generally in seeing posts from a particular person. An example is whether or not you comment on each other’s posts.
Questo metodo funziona sia per il feed, sia per i Reels, sia per la sezione Esplora.
Insomma nulla di nuovo sotto il sole.
Altre cose interessanti estrapolate dall’articolo sono:
- Noi vediamo solo una piccolissima percentuale dei contenuti delle persone che seguiamo e per poter vedere altri contenuti dobbiamo navigare di più ed inviare a Instagram nuovi dati.
- Ora l’algoritmo è tornato a dare più importanza alle storie dove sono condivisi i post.
- Se condividi fake news verrai penalizzato, non bannato, ma Instagram impedirà sempre di più la visualizzazione dei tuoi contenuti. In generale sembra che stiano subentrando regole più rigide per limitare la diffusione di contenuti falsi e inappropriati.
- Instagram non può mostrare i tuoi contenuti sempre e solo alle stesse persone per cui ogni tanto mostrerà contenuti a persone che potrebbero non essere così in target e tu riceverai meno interazioni del solito.
Ora alla luce di queste informazioni che tu abbia un account aziendale o da creator devi cercare di riscrivere la tua strategia cercando di coinvolgere sempre più pubblico e questo non vuol dire sponsorizzare, ma vuol dire che dovrai anche compiere azioni più mirate per crescere e per farti vedere. Ricordati la parte più importante di Instagram èp la tua community.
Capire le regole del gioco ci aiuta anche a giocare meglio.
Chiudo con un’ultima considerazione, smettiamo di creare contenuti standardizzati, di fare sempre e tutti la stessa cosa per andare sul sicuro. Nell’articolo c’è una frase interessante nella sezione dedicata ai Reels: lo scopo dei Reesl è quello di intrattenerti. A mio avviso questo vuol dire che bisogna impegnarsi per creare contenuti originali e divertenti. Solo diversificandoci dalla massa potremmo davvero distinguerci e accrescere il nostro pubblico e il suo interesse.
Se vuoi capire come ricalibrare Instagram all’interno della tua strategia o vuoi sapere se stai lavorando bene non esitare a contattarmi.